Nozioni Incagliate: Periodo E Filosofia
Dell'Individuo
Mentre ora guardo indietro, un molto tempo sembra
misurarsi dietro me, aprendo una trincea dei pensieri che continuo la
mia parte posteriore. Ci è ancora un altro tempo di
misurazione, un futuro, realmente è un grado di tempo dove il passato
è più costante ed unmoving, uniforme anticipant. Ed il
presente è dove il passato sta producendo, ricreare, dantesi la
probabilità di una nascita perpetua, l'accelerazione perpetua di un
movimento cosmico ed inoltre, perpetuo strappando via i bambini
suspenseful e celati di una continuità. Stiamo vivendo
costantemente una storia, o coinvolto nel relativo processo, dato che
se una cosa deve già esistere, non può essere sopportata;
senza sfruttarla nelle idee e nella percezione teoriche e dargli
la neutralità impersonale che ogni altra creatura vivente dominante
richiede, possiamo comprendere il tempo come meno un'entità, una che
è del presente. Questa teoria conclude che ad un momento ed
alla possibilità più vicina del momento seguente che le influenze
primarie, la differenza infinitesimal che esiste fra loro, comunque
dissolte perfettamente in atto, solo e soltanto nella teoria o in
tutto il difetto apparente del che parte conosciamo di esso, è
realmente un salto e non una continuità. Conclusivamente,
possiamo denotare che non ci è presente; un corpo umano sta
registrandosi ininterrottamente ad un cambiamento fra che cosa è
stato e che cosa deve essere la relativa conseguenza. Ciò è
indicativa di una razionalità stellar dove il presente e tutte le
relative virtù sono l'irrazionale.
Così l'individuo vive sempre all'interno di un
tensionamento e non di un equilibrio. L'individuo allora si
transforma in in un componente di un mondo di variazione, anziché
muoventesi. Conferire che una cosa sta percorrendo è de facto
differente dal suggerimento che una cosa sta cambiando.
Quindi, esiste nessun realtà reale, appena posteriore ed
avanti, composto da quel cambiamento nel movimento quel i raccolti fra
loro ad una perdita del centro. Stiamo sussistendo in quel
cambiamento, in quella perdita, all'interno di una sequenza che li
fiancheggia. La realtà è sui lati; , l'individuo,
occupiamo tutto altrimenti.
Respirare, ritenere, abitare un corpo vivente che più
ulteriormente abita un mondo vivente non sta essendo reale.
Esistere in un momento come momento, non essere una stirata, non
estendersi da così fino e così via e non estendersi affatto, ma
preferibilmente semplicemente non essere secondi e minuti e giorni,
dove questi non sono i componenti elaborati di tempo ma dove tempo è
un componente elaborato dell'auto? è capire assolutamente che
c'è ne e tutta la realtà sono senza riserve perfetti e che stato
così, esso è limitato.
Dalle convenzioni, la morte è reale ed in modo da è
vita. La realtà realmente comprende ogni funzione, persino le
loro differenze o conflitti? Non se è limitata, non.
Allora, come uno diventa reale? La teoria non può
rispondere a quella e nessuno possono I. Entrambi noi sono qui
criticare e rimprovare ed indicare e ridere. Tuttavia,
possiamo indovinare e valutare e li preghiamo presupponiamo
correttamente.
La risposta si trova in di minimizzazione. Non
colloquio di altruism o di rinuncia dell'auto, ma i la maggior parte
di che cosa quel termine pericoloso suggerisce letteralmente.
Immortality.
Esistere è un'alternativa da non esistere affatto;
l'altro e soltanto alternato è di esistere per sempre. Se
non ci è qualcosa come il tempo, quindi importerà il più minimo che
una distanza è camminare coperto o funzionare, se assicuriamo un
obiettivo neutro. L'obiettivo di tutto il tempo è unalterably
di estendersi e l'obiettivo dell'individuo è di esistere prontamente.
Se osserviamo, è gradevole che nessuno di loro possono
scambiare i loro ruoli naturali? Il tempo non esiste prontamente
e l'individuo unalterably non si estende (uomo e non l'individuo, come
funzione collettiva, si estende, ma rischioso).
Questo ruolo dell'uomo non è una misura, esso è un
predicament. Se non possiamo espandersi oltre i nostri limiti,
dobbiamo espandersi all'interno di loro. Un limite che non può
essere allungato, deve in primo luogo essere registrato a ed allora,
dato troppa enfasi a. Non possiamo forgiare il definito;
piuttosto è più sicuro forgiarsi. Uno anche non può
emendare il unalterable, uno deve emendare preferibilmente l'idea
arrant del suo rapporto ad esso. Un servitude disposto è più
conveniente di riluttante. Non possiamo sormontare il tempo,
quindi dobbiamo presentare ad esso più assolutamente dei nostri auto
fisici.
Un secondo è inutilmente un secondo. Dobbiamo
minimizzarsi a quel needlessness; dobbiamo sussistere
inflessibile in secondo luogo in quanto. Quindi, siamo immortal
al subsequence. Esistiamo più meglio dell'ultimo e sicuro che
seguente. Nel quadro di tutte le limitazioni, se aderiamo
correttamente, conserviamo una libertà unnoticeable. Per la
struttura di tempo, questa libertà unnoticeable è la realtà.
Soltanto inumano è più dell'essere umano. È una
legge: non possiamo essere qualcosa che non siamo parzialmente
già. Il immortality non è un mito, ma come tante cose, è
teorico, non vulnerabile esercitarsi in. La bellezza di esistere
come minimo è che non è necessario che l'individuo deve vivere
soltanto la sua età. A volte siamo così tanto più vecchi di
che anni potrebbero occupare o prevedere. Ma quello è un
racconto differente, per un tempo differente? Indovino.
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Fonte dell'articolo: Messaggiamo.Com
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