Interessante? (ma inutile)
A tutto il momento dato, ci sono “cose„ che accadono all'interno dello spazio all'aperto di consapevolezza. A volte ci sono “cose„ interne che accadono; un pensiero momentaneo, scaturire in su di un'emozione, una sensazione fisica. A volte ci sono “cose„ esterne che accadono; un'interazione, una percezione di un evento, un'esperienza in una certa specie.
Le cose accadono. Gli avvenimenti accadono. L'avvenimento e gli avvenimenti sono semplicemente movimenti e momenti che avvengono all'interno dello spazio all'aperto di consapevolezza. Lo spazio all'aperto di consapevolezza è la terra ed il sapore non-così-evidenti ma oh-così-necessari di ogni “cosa„ che accade o accade. La consapevolezza è il contesto contro di cui ed all'interno di quale, tutte le cose compaiono e spariscono. Le cose sempre compaiono e spariscono. Sempre.
La maggior parte “delle cose„ che accadono sono appena inutile normale. Quasi tutto l'avvenimento è inutile. La maggior parte di movimento, di momento, o del avvenimento che si presenta all'interno di consapevolezza sono non indispensabili, non-mandatory, intercambiabili, o semplicemente inutili. “Le cose„ che siamo informati di sono semplicemente “le cose„ usiamo per generare la nostra biografia, la nostra identità personale, il nostro dramma ossessivo. Il grado a cui “una cosa„ li interessa è il grado a cui la nostra attenzione assisterà ad esso. Quando l'attenzione è attaccata o fissata, l'apertura non legata naturale di consapevolezza è ristretta al formato della nostra ossessione. Pietoso, patetico, ristretto.
Un momento è un pensiero: “il hmm, I sure ho fame? Mi domando che cosa è nel frigorifero.„
O rabbia, timore, o incertezza.
Un altro momento, una fitta di solitudine li sormonta.
O gelosia, preoccupazione, o dispiacere
Ora, l'attenzione chiude su un evento esterno.
Allora questo, allora quello, allora questo, allora quello… E su esso va.
Distrazione, reazione, ossessione…
La consapevolezza ristringe al formato di a qualunque la nostra attenzione ossessionata è rivettata, dato che finchè rimane interessante. È tutto così inutile.
Quando l'avvenimento e gli avvenimenti sono veduti per essere inutili, l'attenzione può essere liberata per distendersi come l'apertura di consapevolezza in se, senza “fare„ qualche cosa affatto.
Gli avvenimenti accadranno sempre e l'avvenimento accadrà sempre. Che cosa è, già è. Importa piccolo che cosa accade o accade, perché che cosa è, sta accadendo e sta accadendo, ora, già.
Dare il permesso di vita essere esattamente poichè già è, dicendo “sì„ a “che cosa è„, è di vivere vita senza resistenza. Per per resistere a “che cosa è„ è di resistere alla realtà ed è la causa fondamentale di sofferenza nella vita. Per per resistere a “che cosa è„ è infermità mentale. Occasionalmente, siamo più insani di ad altri. Ma mentre viviamo la nostra vita, possiamo ritenere “un gonfiamento di grande sì„ nella nostra cassa. Permetta che ritenga un'accettazione aperta di che cosa è, senza alcuna resistenza o prenotazione che cosa così mai.
Dia in su. Ora arrestila appena e distenda. Dia in su. La vita non si preoccuperà per voi più che il Babbo Natale fa!
Che cosa è, già è! La resistenza è inutile.
Aaron McNaught è un educatore, un consulente, un autore, un'infermiera psichiatrica e un Hypno-Terapista certificato, specializzantesi “nell'De-ipnosi„ & sveglianti, poichè si riferisce alla guarigione, allo sviluppo e di là. Vive in cervi rossi Alberta Canada e può essere raggiunto a
wakingup@shaw.ca
Fonte dell'articolo: Messaggiamo.Com
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